Libertà e news dall’Africa

Finalmente ho potuto leggere buone notizie che arrivano dal Sudan: Al-Bashir oggi (questa sera) dovrebbe annunciare che accetta la decisione del Sud Sudan di separarsi dal Nord, come stabilito dal referendum, dove il 99% dei votanti ha espresso il suo parere positivo alla secessione.

Quello che mi preoccupa ora è come vivranno e cosa faranno tutte le persone che erano al nord come profughi, tra i quali i professori che insegnavano nel centro professionale di Khartoum, conosciuti nel 2003. Torneranno nel loro "paese" ora libero o rimarranno nel nord islamico per continuare l'insegnamento ai ragazzi che frequentano il centro?

Credo che se fossi in loro la decisione non sarebbe facile dato che quando si insegna e si vuole il bene di qualcuno è difficile decidere della propria "libertà".

Su questo argomento ci sarebbe da scrivere pagine e pagine ma forse basterebbe una domanda: "Qual'è la Libertà più vera se non quella di donare agli altri la propria Libertà?"

Rispondere a questa domanda non solo, credo, crei uno stile di vita ma implica delle scelte profonde e radicate che possono contrastare con il proprio io e l'opinione di chi ci sta attorno, che potrebbero pensare che uno sia "impazzito", ma in fondo la pazzia non è solo uno stadio di ribellione verso una libertà profonda?

E su questo tema, della libertà, leggo notizie alquanto preoccupanti che arrivano dall'Africa e dal silenzio che "vive" sotto le tirannie ma che, partendo dalla Tunisia e passando dall'Egitto, stanno agitando gli "Africans" che vogliono avere finalmente la loro libertà, prima negata dal colonialismo e poi da dittatori che hanno preso il potere sulle ali della liberazione dall'oppressore.

Sapete qual'è la legge più importante che si sta cercando di promulgare in Malawi? 
Una legge che sancisce che chi "scoreggia" in pubblico viene considerato un criminale!
Ebbene, potrebbe far ridere ma è un emblema che rappresenta un'oppressione e un non sviluppo, se non per gli interessi e i propri guadagni di chi sta al potere.

Contro questa legge, ed altre che potete trovare in questo articolo "What about farting to protest?", è stata indetta una manifestazione ad Addis Abeba, Etiopia, davanti al palazzo della Commissione dell'Africa Unita per protestare rischiando che si creino nuovi scontri tra popolo e potere.

Amici Etiopi

2 commenti

  1. il nostro corrispondente del Cairo, ci ha detto che l'Egitto sarà come sempre lo è stato nel passato il Paese che indicherà la via verso un futuro più equo ed equilibrato. Speriamo abbia detto il vero e che l'esempio possa effettivamente essere sfruttato come volano verso la vera libertà dai vari popoli! un sorriso, Renata

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